Serata Pub

san giuseppe !

oddio.. me sento in colpa!!

No regà me so sbajato pe fortuna: pensavo che la serata pub fosse il 14, e in quel giorno gioca la nazionale, ma per fortuna invece la facciamo il 13!

ah bello del clan ma che te credi!!!!a differenza vostra che non controllate le partite di campionato e champions noi avevamo già controllato che l'italia non fosse impegnata in qualche partita sudafricana
Comunque Karim hai rgione!
Ho chiamato il posto a nemi dove i lupetti nonchè la coca hanno fatto un'uscita, domani mi daranno una risposta. Alla fine penso che sia di più facile raggiungimento quello che non la parrocchia a cancelliera (opera di autoconvincimento del fatto che: "quel posto no, non era affatto perfetto" )

date un'occhiata al posto a vallericcia, poi il simonte vi darà delucidazioni


http://maps.google.it/maps?hl=it&tab=wl

Allora le notizie che arrivano da Aricciolandia sono queste:
Il posto è tutto a nostra disposizione l'unico limite è che nn possiamo utilizzare i giochi dei bimbi, xò tavoli sedie ci sono illuminazione anche, con ampio pargheggio in zona centrale nei castelli. Abbiamo a disposizione anche un tendone di circa 70mq al chiuso per la tavola rotonda.Il luogo è attrezzato di corrente elettrica e frigoriferi, il problema del frigo è che possiamo utilizzare lo spazio libero che c lasciano.
Ora le note dolenti, le 2 opzioni contrattate sono:
1) Il proprietario ci lascia il posto gratuito ma dobbiamo prendere da lui le bevande, questo è quello che abbiamo contrattato:
20 casse d'acqua= 50euri
10 casse di coca cola= 150euri
5 casse di aranciata= 75 euri
5casse di birra peroni da 24 (0,66)= 135euri
20 litri di vino rosso(10)/bianco(10)= 50euri
Tutto a 450 euri, il suo guadagno proviene dalle bevande notare la coca cola e l'aranciata a 2,5 euro a bottiglia, gli altri sono più onesti come prezzi sopratutto la birra.+ SIAE =520 +spesa cibo

2) Noi gli diamo 200 euro e noi ci portiamo tutto bere e mangiare + SIAE circa 70, quindi 270+spesa

Su un conto approssimativo noi le stesse cose da bere le prenderemmo con circa 180-220 euro + 200 del posto =380/420

X chi nn ha capito questo è lo spazio a nostra disposizione http://maps.google.it/maps?ftr=earth.promo&hl=it&utm_campaign=it&utm_medium=earthhpp&utm_source=it-earthhpp-emea-it-gns-erth&utm_term=evl

Notizie da Nemi:
150 euro e stop.
C'è luce, parcheggio, uno spazio semichiuso (grande tettoia pavimentata), uno spazio al chiuso per metterci le cose da mangiare e da bere (uso magazzino) con frigorifero e se non sbaglio anche la cucina.
La SIAE non è contemplata ma se dichiariamo che si eseguiranno tutti pezzi propri....lì siamo abbastanza infrattati!

Io ho detto al tipo (materialista venale attaccato al dio dinero) che era troppo, ma viste le alternative....

Oggi alla partita cerchiamo di decidere così lo richiamo e mandiamo gli inviti DOBBIAMO BATTERE SUL TEMPO IL PAVONA UAHAUHAHAUHA

ah no...ma voi siete mooooolto più socievoli sì, dimenticavo!

Buongiorno gente!
Mauro ha confermato il posto a Nemi, domani alle 16 appuntamento per andarlo a vedere e fare qualche foto (anche alla cucina se c'è). Chi è disponibile batta un colpo, io purtroppo dovrei andare all'uni quindi non credo di esserci.
Altra buona notizia, ale ha sentito il giornalista ed è disponibile

Forza gente che quest'anno chiudiamo alla grande!!!!

per tutto il clan ma soprattutto per chi mercoledì andrà a fare l'intervista vi consiglio di andare su fb e guadare il profilo di Khalid Chaouki giornalista che verrà alla nostra serata pub.nella sua bacheca c'è un video della rai guardatelo lì c'è anche un'intervista ad una donna musulmana, magari vi può dare qualche idea per le domande . Continuate poi a sbirciare nel suo profilo ci sono delle cose che potrebbero darci spunto anche per la veglia.

noi spacchiamo i culi, c'è poco da fà.
20 giugno, cmq, MASTER ALARM live@Festa della Musica, LANUVIOOOO
SEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Comunicate a berni chi è disponibile per il sopralluogo a nemi, lui viene. Portatevi una macchinetta fotografica così non dobbiamo tornarci troppe volte, fate foto anche alla cucina che dovrebbe esserci.

Alla fine eccomi quà. Ce l'ho fatta a registrarmi, non pensavo che il forum fosse una bestia viva davvero: lo state usando sul serio. utile, bravi



CMQ,

copia&incolla della mia mail:

oggi alle 16.00 andiamo a fare un sopralluogo a Nemi per il posto della serata pub, chi è disponibile a venire?
Fatemi sapere poco dopo pranzo che ci diamo un appuntamento per muoverci.

Ciao

Presente, alle 16 dove? poi in caso vado o andiamo a prendere la stoffa x i fazzolettoni

c'è qualche clan che oggi fa riunione???dobbiamo bruciare sui tempi il pavona

vediamoci alle 15.45 davanti alla sede, poi ci muoviamo

di Khalid Chaouki *


L’anno che ci siamo lasciati alle spalle, il 2009, possiamo ricordarlo come l’anno dei minareti e del cosiddetto burqa. Due questioni che improvvisamente si sono trasformate in emergenze di primaria importanza, hanno sollevato dibattiti e consumato decine di pagine di quotidiani e siti internet in tutta Europa. Minareti e burqa: due rappresentazioni molto simboliche di una realtà, quella musulmana, ormai pienamente integrata nella sua maggioranza nel tessuto sociale, economico e culturale europeo, ma che alcune forze politiche mirano a identificare come elemento estraneo alla società dove le persone musulmane ormai sono e si sentono cittadini.
Carte truccate
Una campagna mediatica e politica che mira a creare un nemico immaginario, in questo caso attraverso la guerra ai simboli e ai riferimenti identitari, al fine di alimentare paure e quindi conquistare nuovo consenso politico. E anche nella nostra Italia il gioco funziona alla perfezione. Abbiamo assistito nel 2009 a decine di ordinanze in molti comuni del Nord firmate da sindaci leghisti, palesemente incostituzionali, che arrivano a prospettare censimenti degli immigrati musulmani, divieti di apertura di luoghi di culto e persino premi ai vigili che scovano gli irregolari.
La risposta è stata il recente successo del partito di Umberto Bossi alle elezioni regionali e, ancora più preoccupante, il clima culturale creato tra una vasta fetta di popolazione, che ora si sente in certo modo giustificata a poter esporre tranquillamente giudizi affrettati su un’intera comunità di fedeli che ormai rappresentano la seconda religione del paese.
In questa nuova campagna contro il pericolo islamico si mischiano volutamente le carte, e i teorici dell’incompatibilità tra l’essere musulmani e, al contempo, cittadini di un paese democratico usano parole generiche, approfittano delle lacune conoscitive di larga parte del pubblico per dimostrare le loro tesi. L’ultimo è stato a sorpresa il sociologo italo-algerino Khaled Fouad Allam, che ha teorizzato dalle pagine del Sole 24 Ore l’assoluta bontà di una disposizione normativa che vieterebbe il “velo” per legge. Ora, siamo tutti d’accordo che il velo integrale che copre anche il volto, propriamente detto niqab, è una pratica che negli stessi paese musulmani è minoritaria e che non trova fondamenti teologici a suo supporto. In Occidente coprirsi il volto diventa anche reato in taluni casi, e per una donna musulmana che porta il velo integrale non rispettare la legge del paese in cui si vive diventa anche peccato. Fouad Allam e altri intellettuali sanno benissimo la differenza tra hijab e niqab, tra il semplice copricapo e il velo integrale, ma allora perché si continua a parlare del cosiddetto burqa confondendolo continuamente col semplice velo?
Questo è un semplice esempio di come il dibattito sull’islam e i musulmani d’Occidente sia fin troppo superficiale e in moltissimi casi spinto da un secondo fine ideologico o politico. Non a caso lo spazio lasciato ai veri esperti del tema tra islamologi, teologi, uomini di fede e sociologi delle religioni è quasi inesistente. Ne parlano e ne scrivono esperti improvvisati, vecchi e giovani giornalisti che dopo l’11 settembre hanno riscoperto il fascino dell’Oriente e del pericolo del “fascismo islamico”, per citare uno dei libri recenti di Carlo Panella, uomo di punta di questa schiera.
Negato il diritto al culto
Un altro tema caro al dibattito italiano, e non solo, è stato quello relativo alle moschee e al loro diritto di esistenza. Un dibattito che ha ripreso quota a seguito del referendum sui minareti in Svizzera e alle legittime richieste da parte di musulmani in diverse località e città italiane di aprire nuovi luoghi di culto per i fedeli musulmani. In Italia l’incivile pratica di chiedere referendum pro o contro la moschea è ormai considerata normale dialettica pubblica. Così come la negazione di questi spazi di preghiera o addirittura la loro chiusura per ordinanze comunali è una pratica in cui l’Italia, che potrebbe dare lezioni di dialogo tra le civiltà a tutto il mondo, è diventata esperta. Soprattutto, colpisce che un diritto fondamentale come quello al culto venga negato senza fare notizia né destare scandalo nell’opinione pubblica. E allora la seconda domanda che si potrebbe rivolgere in questo caso a tutta la società italiana: ma come è possibile giustificare la negazione di uno spazio di preghiera a dei fedeli? Com’è diventato possibile contravvenire a uno degli articoli fondamentali della nostra Costituzione?
A questa domanda non è semplice dare risposte univoche e certe, ma il processo che ha portato alla legittimazione di pratiche al limite dell’apartheid è stata la graduale creazione di un nemico silente in casa nostra, il musulmano qualunque che potenzialmente poteva diventare il nostro nemico numero uno. Con questo martellante messaggio, ogni abuso è diventato giustificato fino alla possibilità di espellere cittadini di religione musulmana senza motivo e in forma totalmente discrezionale, solo per prevenire pericoli per l’intera comunità.
Il velo e le moschee rappresentano due casi eclatanti di manipolazione dell’informazione e proposte o provvedimenti palesemente incostituzionali. C’è chi potrebbe opporsi rivendicando la libertà di espressione e dibattito. Siamo d’accordo. Ma, la drammaticità della situazione italiana è l’assoluto sbilanciamento del dibattito pubblico solo in chiave anti musulmana e, a tratti, islamofoba. E poi quale sarebbe il filo sottile che separa le libere opinioni dall’incitamento all’odio, quando un’intera comunità viene additata come capro espiatorio di tutti i mali del mondo? La risposta potrebbero darcela alcuni ministri che siedono oggi nei palazzi della Repubblica, e che solo ieri ricevevano applausi per i loro sermoni, che con la Costituzione della Repubblica non avevano nulla a che vedere.

* Pubblicato su www.ilsemesottolaneve.org

caro clan,
oggi abbiamo fatto il sopralluogo per la serata pub.

abbiamo fatto anche delle foto
perciò per vederle dovete cliccare il link qui sotto:
http://eventiarca.altervista.org/sopralluogo/sopralluogo_tempo_di_diana.swf

N.B: questo file è stato fatto di corsa, ci saranno dei piccoli errori nei testi
e la velocità della presentazione è veloce, perciò se fosse troppo veloce
potete mettere la presentazione in pausa e andare avanti con le freccie
sul monitor o tramite le sequenza in alto della finestra.

Ciao.
Fatemi sapere come è stata l'idea.

-Mauro-

miticoooo!
ma la cucina???? ve lo avevo chiesto con tanta 'ridondanza'

ne parliamo a riunione, comunque in sintesi:

uso della cucina interna (è una roba semi-industriale)
uso dei frigoriferi
uso dei bracieri esterni
elettricità e luce
bagni
ampio parcheggio
120 coperti all'interno
+100 coperti all'aperto
numero imprecisato di altri tavoli e sedie nella serra, direi che mettendo tutto insieme arriviamo sui 300 coperti

ciao

WOW!

GENTE NON GIRATE VIA MAIL IL VOLANTINO PER INVITARE ALTRE PERSONE SE NO POTREBBERO STAMPARLO E INTORTARCI

SE QUALCUNO STUDIA UN MODO PER INVITARE GENTE ANCHE VIA MAIL, RIMANDANDO AL SITO O ALLA PAGINA FB FATE SAPERE!

C'è un capo del frascati che ha lavorato un anno in algeria e che è disposto a partecipare 'attivamente' alla tavola rotonda, che ne dite?

direi assolutamente SI

concordo !!!! chiamalo subito !!!

Anche io favorevole alla sua presenza basta che nè sappia qualcosa